Smart working: il lavoro agile
Il lavoro agile (o smart working) è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall’assenza di vincoli orari o spaziali e un’organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro; una modalità che aiuta il lavoratore a conciliare i tempi di vita e lavoro e, al contempo, favorire la crescita della sua produttività.La definizione di smart working è contenuta nella Legge n. 81/2017 pone l’accento sulla flessibilità organizzativa, sulla volontarietà delle parti che sottoscrivono l’accordo individuale e sull’utilizzo di strumentazioni che consentano di lavorare da remoto (come ad esempio: pc portatili, tablet e smartphone).
Il lavorare agile è piuttosto semplice e dà ottimi risultati. Questa nuova filosofia del lavoro è sempre più oggetto d’attenzione per le aziende che vedono nello smart working un progetto su cui investire tempo e risorse.Per rendere il lavoro agile ancora più agile e diffuso, è importante introdurre in azienda una cultura che punta alla flessibilità di luogo e orari di lavoro, oltre a una riorganizzazione degli spazi. Senza dimenticare la necessità di mettere a disposizione tecnologie per connettere le persone a distanza e sistemi/informazioni sulla sicurezza.
Ai lavoratori agili viene garantita la parità di trattamento – economico e normativo – rispetto ai loro colleghi che eseguono la prestazione con modalità ordinarie. È, quindi, prevista la loro tutela in caso di infortuni e malattie professionali.Secondo una ricerca internazionale condotta da Regus (105 i paesi coinvolti per un totale di 44mila interviste) in Italia il 51% dei manager, dei professionisti e dei cosiddetti “knowledge workers” – in linea con la media mondiale del 52% – lavora già lontano dall’ufficio per almeno metà della settimana (oltre 2,5 giorni).L’Osservatorio statistico della Fondazione Studi dei consulenti del lavoro riporta che tra i lavoratori autonomi la quota di smart workers è al 13,4%, mentre tra i collaboratori si arriva al 9,9 per cento. Quando si passa al lavoro dipendente la percentuale cala drasticamente, posizionandosi a quota 1,5, pari a 259mila persone.Un’analisi che evidenzia come l’impiego “agile”, tra i dipendenti, sia soprattutto a vantaggio dei profili elevati.
E’ importante sottolineare che non basta lavorare fuori dall’ufficio con orari flessibili per rendere il lavoro più agile. Bisogna anche saperlo fare smart, per evitare di ritrovarsi più stressati dallo smart working che dalle 8 ore in ufficio!