Gli errori da non fare in ufficio
Il successo in ambito professionale deriva sostanzialmente da due fattori importanti. Il primo è ovviamente l’obiettivo o il risultato raggiunto, l’altro è la metodologia che si utilizza per conseguire l’obiettivo prefissato. La calma, il controllo, la correttezza e la diplomazia sono solo alcuni degli atteggiamenti su cui dovrebbe essere improntato il comportamento sul posto di lavoro. Mantenere una condotta il più possibile equilibrata è, infatti, fondamentale per non giocarsi la reputazione e non pregiudicare un eventuale avanzamento di carriera.
Spesso capita di lavorare sotto stress e a ritmi serrati, ed è proprio in queste occasioni che si fa la prova del nove, è meglio ad esempio evitare di farsi sopraffare da ansia e stanchezza con il rischio di lasciarsi andare a commenti o atteggiamenti fuori luogo, controproducenti sia per i rapporti interpersonali che meramente lavorativi.
Di seguito alcuni errori in cui è bene non incorrere mai, non solo per la crescita professionale, ma anche per contribuire alla serenità dell’ambiente lavorativo e per non compromettere i rapporti con il team aziendale:
- Non ammettere i propri errori – La mancanza di umiltà può portare all’incapacità di ammettere i propri errori. Negare di aver preso una svista o di aver sbagliato potrebbe far peggiorare la situazione.
- Non esprimere mai il proprio punto di vista- La tendenza a lavorare e fare del proprio meglio senza esporsi troppo, evitando di esprimere il proprio punto di vista, è raro porti a distinguersi ed emergere. Allo stesso modo, essere accomodanti a tutti i costi non sempre porta a buoni frutti. Insomma, con educazione e garbo, è sempre buona cosa manifestare la propria posizione su un tema, dire la propria sempre nel modo giusto.
- Non aggiornarsi- Per mantenere sempre alte le proprie prestazioni lavorative e sperare in un avanzamento professionale è importante tenersi aggiornato. Mai rifiutare dunque, di partecipare a corsi formativi proposti dall’azienda anzi è importante dedicarsi periodicamente all’aggiornamento delle proprie competenze e abilità – anche seguendo corsi in autonomia.
4. Chiusura al cambiamento- Non essere disposti ad accettare cambiamenti di mansioni, attività e responsabilità, così come nuovi colleghi, è indice di scarsa flessibilità. La capacità di adattamento a nuove situazioni, fronteggiare le novità in modo ottimistico, sono gli atteggiamenti da assumere se si desidera raggiungere avanzamenti di carriera.
5. Sopravvalutarsi- Avere fiducia nelle proprie capacità e coscienza del proprio valore è un bene, ma credersi i migliori su tutti i fronti è tutt’altro. Ognuno ha le proprie specificità e tutti posso contribuire al bene aziendale, ma spesso si cade nel rischio di cadere nell’isolamento. L’autovalutazione è fondamentale per crescere, riconoscere i propri limiti e lacune, ascoltando anche la valutazione che gli altri hanno di noi.
I punti descritti ovviamente non sono gli unici, ma potrebbero essere un buon punto di partenza per tutti coloro che si approcciano ad una prima esperienza lavorativa, Molte di queste tematiche vengono affrontate anche in Bemore attraverso incontri in aula di orientamento in uscita dai percorsi formativi. Il nostro obiettivo è da sempre quello di preparare al meglio i discenti al mercato del lavoro.